Surrealist Art Zone by Pinina Podestà ..
Special editions
Ragioniamo per assurdo
il libro di
Dario Ricciardo
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In copertina un'opera di
Pinina Podestà
puoi trovare il libro qui *
L'uomo dalle suole di vento
olio su tela 40*50
Presentazione del libro di Dario Ricciardo presso l'Università Popolare " Giovanna D'aragona" di Augusta
di Daniela Dominici ( fonte ItaliaNotizie .it)
Nei locali della neonata “Università Popolare di Augusta” che ha sede in via Roma 33 ha avuto luogo un evento, la prima presentazione di un libro, che speriamo possa ripetersi nel tempo perché questa associazione si pone come scopo precipuo e primario la diffusione della cultura in tutte le sue forme, dai corsi pluritematici alle mostre d’arte, dalle serate a tema all’ascolto di vari generi di musica. Ieri sera abbiamo ospitato un giovane autore di Palermo, DARIO RICCIARDO, che ha scritto una raccolta di 23 raccontini a cui ha dato il titolo di “RAGIONIAMO PER ASSURDO”, edito dalla Giulio Perrone Editore. Ha introdotto la serata il presidente della suddetta Università, Raimondo Raimondi, che ha evidenziato, con ammirabile precisione, le tematiche, a suo parere, salienti di questa raccolta, ha voluto leggere, a titolo esemplificativo, l’ultimo dei racconti e ha ringraziato sia l’attrice siracusana di origine toscana, Lalla Bruschi, che ha letto poi, nel corso della serata, con il suo inconfondibile pathos interpretativo, tre dei racconti di Dario Ricciardo, che la bravissima pittrice surrealista augustana Pinina Podestà, un quadro della quale, “L’uomo dalle suole di vento”, è stato scelto da Dario come copertina del suo libro. Dopo la prolusione di Raimondi ha preso la parola la sottoscritta che ha prima “rotto il ghiaccio” invitando il pubblico a fare gli auguri di buon onomastico allo scrittore, dato che era san Dario. La sottoscritta ha poi evidenziato il “leitmotiv” di questa raccolta: l’assurdità che c’è in molti dei nostri atteggiamenti, comportamenti, ragionamenti e che troviamo anche nel titolo del libro. Quante volte a scuola l’insegnante di matematica, quando ci doveva spiegare qualche teorema o qualche formula, iniziava dicendo “ragioniamo per assurdo” e poi snocciolava la spiegazione. Se poniamo attenzione un attimo ci rendiamo conto che questa frase contiene un ossimoro, una contraddizione nei termini: se una cosa è assurda, non ha logica, come si può ragionarci sopra? Dobbiamo solo accettarla per dogma, per dato di fatto. Ognuno di questi racconti è incentrato su una particolare “assurdità” del protagonista, all’apparenza normalissimo/a ma che cela fobie, manie, paranoie, dolori dietro la facciata del suo vivere quotidiano. Quante volte, senza rendercene conto, ci è capitato, per esempio, di assistere o di essere stati protagonisti di dialoghi che non hanno un filo logico, con voli pindarici da un argomento all’altro, o di parlare e non essere minimamente ascoltati come se fossimo trasparenti o la nostra voce non si udisse. Un altro elemento che ci ha particolarmente colpito, leggendo questo libro, è il finale assolutamente imprevedibile e spiazzante di alcuni dei racconti che lascia attoniti a chiedersi se in effetti, da qualche accenno, avevamo intuito che sarebbe andato a finire così, un escamotage tipico degli scrittori di libri gialli che il nostro autore sa utilizzare perfettamente. Altro elemento che caratterizza la maggior parte di questi racconti è la solitudine di quasi tutti i protagonisti, dolorosa, infinita, ineluttabile; viene descritta così intimamente e perfettamente che sembra quasi che l’autore l’abbia vissuta in prima persona ma, pur non avendone provato più di quanto non sia comune a tutti, è stato il suo modo di "sentirla" che lo ha portato con l'immaginazione ad esasperarla, come un granello di sabbia visto con la lente di ingrandimento, lente che potrebbe essere il suo modo di sentire. Insieme alla solitudine l’altro elemento caratterizzante di questi racconti è il dolore, sia fisico che psicologico, che sperimentano tutti i protagonisti sotto varie forme, un dolore che attanaglia, che dà angoscia a chi legge e anche per questo sentimento vale quanto detto poco sopra per la solitudine: la lente di ingrandimento per esasperarlo. Per concludere dobbiamo purtroppo dirvi l’unico elemento non positivo della serata: la scarsa affluenza di pubblico dovuta sicuramente sia al periodo di festività in cui si accavallano molteplici eventi mondani e si pone la scelta tra quelli a cui partecipare, sia alla novità dell’evento culturale che ha bisogno di essere “metabolizzato” e apprezzato dalla cittadinanza di Augusta. |
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Il presidente Raimondi presenta il libro
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Lalla Bruschi che recita alcuni racconti
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Pinina Podestà, Raimondo Raimondi e Daniela Domenici
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Daniela Domenici e Dario Ricciardo
foto di Nino Vacante
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