Surrealist Art Zone by Pinina Podestà ..

Immagini e Parole

"............il linguaggio comune e' appena bastante per capire e comprendere poiche' con esso indichiamo
soltanto rapporti superficiali. Non appena si parla di nessi piu' profondi ci si deve servire di un'altro linguaggio: il linguaggio poetico ".

Goethe

 

Parole

Le mie parole,
embrioni del mio ventre
gravido di paure,
eppure curioso,

ancora ansioso
di ricevere il seme
di un tempo nuovo.

Cos'è il giorno
se non un intervallo
fra l'alba e il tramonto?
Cos'è la vita
se non una pausa
tra la nascita e la morte?

Nell'attesa scrivo,
di sentimenti scaduti,
di un circo assurdo
dove incantatori di serpenti
fanno la parte dei leoni.

Annamaria Giannini

 

le parole olio su tela rielaborato in dgt by P.Podestà

 

La Primavera di Carmelina.

Carmelina usciva sempre dopo ogni inverno.
All'inizio di ogni primavera amava passeggiare lungo il viale degli innamorati, aperto al primo sole del pomeriggio, ai profumi delle fresie e al giallo delle mimose. Teneva la stessa andatura lenta di gambe meccaniche, stessi passi, stesso marciapiede, stesso sguardo ambiguo di un altrove. Consumava quel viale con un corpo di ossa incartato da pelle stropicciata , il suo andare... come un pendolo a scandire il suo tempo avanti... indietro , lei era sempre in attesa e non faceva mai rumore.
Sedeva sempre nella stessa panchina , io guardavo le sue mani che con grazia univa al riposo, avvizzite e stanche ,erano magre come radici di un albero , le unghie artigli in perfetta laccatura di smalto intonavano il suo vestire.
Si, perchè il vestire di Carmelina era più di lei e d'altri tempi.. fuori dal tempo. Portava i suoi grandi cappelli a nuvolarle il capo con rose pastellate a seta che richiamavano il vestito stretto in vita che si allargava sopra i martelli aguzzi delle ginocchia con sottogonna rigido ad allargare la veste, le scarpe pugnali colorati insieme alla borsetta completavano l'opera. Era un timbro indelebile Carmelina, le sue uscite pomeridiane ci distoglievano dai nostri giochi e tiravamo a indovinare: " con che colori si esibirà Carmelina oggi? Chi indovinava doveva regalarle una parola..., per me fu un sacrificio quando le chiesi: "Chi aspetti Carmelina?" Mi guardò con timido sorriso: " Aspettu c' agghiorna a primavera ! "mi disse.
So che viveva una grande solitudine, le uniche visite che toccavano la sua casa erano quelle del postino che ogni tanto le portava delle scatole che le inviavano suoi parenti americani, ma loro non si erano mai visti dalle nostre parti. Nelle scatole c'erano tanti vestiti ... "alla moda" le scrivevano nella lettera, e tu devi restare sempre bella...
Qualcuno un giorno di primaveva si accorse che le passeggiate di Carmelina non erano più regolari, la trovarono inchiodata alla poltrona con lo sguardo nel vuoto, in mano teneva stretta una fotografia in bianco e nero, era un ritratto di un uomo in divisa...dicevano un americano
.

Pinina Podestà


La Primavera di Carmelina ,olio su tela di Pinina Podestà


 

Splendore solitario

(unicum)

nell’universo,

l’amore  brillò,

rosa irripetibile

(perfetto miraggio),

nel deserto  fiorì,

fosca  nella notte

apparve (scia

di stella): sogno,

disparve

all’alba.

Francesca Santucci

(dall’antologia Sogno, Giulio Perrone editore, 2008)


 

Pinina Podestà, Red fluid, digital work

guarda l'immagine ingrandita *

 

Fu questo un poeta - colui che distilla
Un senso sorprendente
da ordinari
Significati
, essenze cosi' immense
Da specie familiari.

Morte alla nostra porta
che stupore ci assale
Perche' non fummo noi
A fermarle per primi.


Rivelatore d'immagini,
E' lui, il Poeta,
A condannarci per contrasto
Ad una illimitata poverta'


Della sua parte ignaro,
Tanto che il furto non lo turberebbe,
E per ste stesso inviolabile al tempo.

Emily Dickinson
(1862)

 


Fu questo un poeta... olio su tela di P. Podestà - 2003

 

 

La crescita dell'uomo
come la crescita della Natura
gravìta dentro,
l'atmosfera ed il sole la confermano
ma germina da sola.

Ciascuno il suo difficile ideale
deve da sè raggiungere
con l'eroismo solitario
di una vita silente.

Condizione lo sforzo -
pazienza con sè stessi
pazienza con le forze contrastanti
e una precisa fede.

Ed al pubblico spetta
soltanto di guardare
mentre l'azione non è mai aiutata da nessun volto.

Emily Dickinson
(1862)


Elevazione olio su tela di P. Podestà - 2001

 

 

 

 

 

 

 

Schiava

di
Francesca Santucci

Non subiro'- mi dissi- l'amore
amaro piu' non subiro', ma poi
ancora ai lacci i polsi, alla catena
il collo, docile e volontaria
volentieri offersi. E consenziente
schiava mi scoprii dolce avvinta
fra viluppi e legacci.

 


* Il commento di Francesca Santucci *

 


Schiava di Pinina Podesta' olio su tela 40*30 ( 2003)

( Ispirato alla poesia di Francesca Santucci, tratta dalla raccolta
" L'ultimo viaggio" Edizioni Il Foglio , ottobre 2002 )

 


 

Momento perfetto
di
Francesca Santucci

Reclinato il capo sulla spalla
tesa il sangue a scaturire
in lenta pena della bluastra vena
del braccio in distensione
osserverei, calma tranquillità ,
fluire via la vita dalla scena:
momento perfetto!




 

 

 



Memento di Pinina Podestà olio su tela & rielaborazione digitale 78*44 ( 2006)
( Ispirato alla poesia di Francesca Santucci, tratta dalla raccolta
" L'ultimo viaggio" Edizioni Il Foglio , ottobre 2002 )

 

 



* Letture *

Il Codice dell'anima

La sola rivoluzione

Poesie Zen



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